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La certificazione energetica:
cosa significa e perché è necessaria

Pubblicato da admin sopra 3 Aprile 2023
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La certificazione energetica della casa è un certificato che attesta l’efficienza energetica dell’abitazione, ovvero è un indicatore del fabbisogno di energia necessario per il riscaldamento, la produzione di acqua calda, l’illuminazione e di conseguenza i consumi che determinano i costi effettivi di gestione dell’immobile.

La valutazione dell’efficienza energetica degli edifici in Italia prevede la suddivisione in 10 classi energetiche, dalla A4 (la migliore) fino alla G (la peggiore). Ad ogni classe corrispondono livelli differenti di consumi di energia, misurati secondo una serie di parametri che tengono conto della tipologia di abitazione, degli impianti presenti e dell’isolamento termico della casa.

Le certificazioni energetiche: come si ottengono e quanto durano

La classe energetica dell’abitazione viene calcolata da un tecnico autorizzato, che può essere un geometra, un architetto accreditato dalla Regione, che realizza la diagnosi energetica dell’edificio, dopo aver effettuato un sopralluogo e aver ricevuto dal proprietario tutta la documentazione catastale e le caratteristiche tecniche dell’appartamento, redigendo il certificato energetico APE, acronimo di Attestato di Prestazione Energetica.
La validità del certificato APE è pari a dieci anni e i tempi di rilascio dell’attestato di Prestazione Energetica variano da pochi giorni a poche settimane e i costi per un appartamento variano tra i 160 euro e i 250 euro a seconda delle città e dalle caratteristiche tecniche dell’immobile.
Spesso per la presentazione dell’APE il certificatore dovrà corrispondere delle tasse di registrazione che sono variabili da Regione a Regione. Per immobili diversi dagli appartamenti come ville, case a schiera, negozi, uffici, etc il costo è solitamente più alto sia per oneri professionali sia per tributi.
l’APE è necessaria ovvero obbligatoria nei seguenti contesti:
• compravendita e/o locazione di un immobile;
• trasferimento di un immobile a titolo gratuito;
• pubblicazione di annunci per vendita di un immobile;

In caso di compravendita

In caso di compravendita il proprietario prima di mettere in vendita l’immobile deve far redigere l’APE a proprie spese. Al momento del passaggio di proprietà, l’APE andrà consegnato al nuovo proprietario. Inoltre l’attestato di prestazione energetica (APE) deve essere allegato al contratto di vendita (art. 6 comma 3 del D.lgs. 192/05). Le sanzioni per il proprietario inadempiente sono variabili tra i € 3000 ed i € 18000. È stata eliminata la nullità dell’atto in caso di mancata allegazione.

In caso di locazione

In caso di contratto di locazione va apposta una specifica clausola con la quale il conduttore dichiara di aver ricevuto informazioni ed attestato di prestazione energetica. In caso di affitto di singole unità immobiliari l’APE può non essere allegato al contratto ma va comunque obbligatoriamente redatto.
Come per la compravendita, anche in caso di locazione il proprietario (locatario) deve mostrare l’attestato di prestazione energetica durante le fasi di contrattazione e consegnarlo all’affittuario al momento della registrazione del contratto.

Se non si ha l’APE al momento della registrazione del contratto di affitto le conseguenze sono particolarmente onerose: si incorre in una sanzione da euro 1.000 a euro 4.000. Se la durata della locazione non eccede i tre anni, la sanzione è ridotta alla metà. I controlli e le sanzioni possono essere commisurate dalla Guardia di Finanza o, all’atto della registrazione direttamente dall’Agenzia delle Entrate.

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