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Comodato gratuito: cos’è e a cosa serve?

Pubblicato da Terziaria sopra 19 Marzo 2024
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Il comodato gratuito è un contratto che consente a una persona, chiamata comodante, di concedere gratuitamente a un’altra persona, chiamata comodatario, l’uso temporaneo di un immobile o di un bene mobiliare con l’obbligo di riconsegna dell’immobile alla scadenza dell’accordo.  Si tratta perciò di una forma di prestito gratuito di un bene.

A cosa serve il comodato gratuito? Il comodato gratuito può avere diverse finalità. Ad esempio, può essere utilizzato per permettere a un amico o a un parente di utilizzare una casa per un determinato periodo di tempo, senza dover pagare un affitto. Inoltre, può essere un’opzione per coloro che desiderano testare una nuova casa prima di impegnarsi ad acquistarla, consentendo loro di viverci per un po’ prima di prendere una decisione definitiva.

A livello generale non c’è nessun obbligo di registrazione del contratto di comodato d’uso gratuito, tuttavia, è sempre bene redigerlo in forma scritta e registrarlo così da tutelare entrambe le parti.

 La registrazione deve essere effettuata all’agenzia delle entrate entro venti giorni dalla stipula del contratto pagando l’imposta di registro che è pari a 200,00 euro.

Il proprietario dell’immobile dovrà comunque pagare l’IMU e solo nel caso che l’immobile venga ceduto in comodato gratuito ad un figlio come prima abitazione potrà avere una riduzione dell’imposta del 50 per cento. In questo caso il contratto di comodato deve essere obbligatoriamente registrato all’Agenzia delle Entrate.

Uno dei principali vantaggi del comodato gratuito è che offre l’opportunità di utilizzare un immobile o un bene senza dover pagare un affitto. Questo può essere particolarmente utile per coloro che hanno bisogno temporaneo di un immobile o di un bene, ma non vogliono o non possono permettersi di acquistarlo o affittarlo a lungo termine.

È importante notare che, nonostante sia un contratto gratuito, il comodatario ha alcune responsabilità. Ad esempio, è tenuto a mantenere il bene in buono stato e a risarcire eventuali danni causati durante il periodo di utilizzo. Inoltre, il comodante può porre dei limiti sul modo in cui il bene può essere utilizzato durante il periodo di comodato. Per quanto riguarda la durata del contratto di comodato d’uso gratuito il Codice Civile non fissa alcun limite, perciò, le parti possono liberamente stabilire la durata del comodato. Se non sarà stabilita la scadenza del comodato, l’immobile dovrà essere restituito nel momento che il comodante lo richiede.

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